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Sindrome dell’ovaio policistico associata a problemi di declino cognitivo

9 febbraio - Le persone con sindrome dell'ovaio policistico possono avere maggiori probabilità di avere problemi di memoria e di pensiero nella mezza età, secondo una nuova ricerca. È quanto emerge da uno studio condotto dall’Università della California di San Francisco, che tuttavia non ha scoperto un nesso di causalità.

Le donne che soffrono della sindrome dell’ovaio policistico potrebbero avere maggiori probabilità di andare incontro a problemi di memoria e di declino cognitivo nella mezza età. A ipotizzarlo è il lavoro di un gruppo di ricercatori dell’Università della California di San Francisco, guidati da Heather Huddleston

La sindrome dell’ovaio policistico è un disturbo ormonale caratterizzato da mestruazioni irregolari e da sintomi come crescita eccessiva dei peli, acne, infertilità e peggioramento della salute metabolica.

Per lo studio, il team ha coinvolto 907 partecipanti tra i 18 e i 30 anni, di cui 66 con la sindrome dell’ovaio policistico. Queste donne sono state seguite per 30 anni, al termine dei quali sono state sottoposte a esami di imaging per misurare la memoria, le capacità verbali, la velocità di elaborazione del pensiero e l’attenzione.

Coloro che soffrivano della sindrome dell’ovaio policistico raggiungevano punteggi più bassi in tre dei cinque test in ambito cognitivo, specialmente nelle aree di memoria, attenzione e capacità verbali.

A 25 e 30 anni dall’inizio dello studio un campione più piccolo - 291 partecipanti, di cui 25 con la sindrome dell’ovaio policistico - è stato sottoposto a esami di imaging cerebrale. I ricercatori hanno evidenziato che le donne con sindrome dell’ovaio policistico mostravano una ridotta integrità della sostanza bianca, segnale di un precoce e probabile invecchiamento cerebrale.

Fonte: Neurology 2024

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