Testo dell'intervista
L'acido folico e la prevenzione delle malformazioni
Contributo Educazionale FEMIBION
Oggi parliamo più in dettaglio del ruolo che l' acido folico svolge nella prevenzione delle malformazioni neonatali.
Dottoressa Sironi, quali sono gli effetti e i rischi della carenza di acido folico?
La carenza di acido folico può predisporre a una maggior incidenza di malformazioni fetali che riguardano i difetti del tubo neurale, difetti cardiaci settali o difetti cranio-facciali del feto, come la labiopalatoschisi. Inoltre una carenza di folati è associata a una maggiore incidenza di parto prematuro e di basso peso fetale alla nascita.
Esistono dei fattori predisponenti alla carenza di acido folico?
Esistono dei fattori predisponenti che sono rappresentati da alcune patologie, quali per esempio: il diabete mellito, il malassorbimento, la celiachia oppure l'assunzione di farmaci particolari, riservati a pazienti affetti da alcune patologie importanti come l'epilessia; i barbiturici, per esempio, riducono l'assorbimento intestinale di acido folico.
Che cos'è il tubo neurale e quali sono i difetti del tubo neurale che possono svilupparsi per una carenza di folati?
Il tubo neurale è quella componente dell'organismo fetale che va a formare la colonna vertebrale e il cervello. Un difetto di chiusura del tubo neurale, che di solito avviene entro il 30mo giorno dal concepimento, può comportare la comparsa di malformazioni quali la spina bifida, l' encefalocele o l' anencefalia.
La carenza di acido folico si può manifestare anche con difetti cardiaci o anemia megaloblastica? Di che cosa si tratta?
Certamente, l'acido folico interviene nella formazione dei globuli rossi e quindi una corretta supplementazione, un'adeguata introduzione con la dieta riduce l'incidenza di anemia megaloblastica. Inoltre una carenza di folati è relazionata a difetti cardiaci fetali che riguardano il setto cardiaco.
Dottoressa Sironi, per concludere, come può una donna che voglia avere un bambino prevenire tutti questi effetti da carenza da folati?
Innanzitutto facendo molta attenzione alla dieta: l'acido folico è contenuto nelle verdure a foglia verde, a foglia larga, come la lattuga, per esempio, gli spinaci, i broccoli; è contenuto anche nelle uova, nel fegato e nei legumi. Quindi una corretta alimentazione è sempre da consigliare alla donna in gravidanza, ma è molto importante raccomandare anche un'adeguata supplementazione: una dose di 400 microgrammi al giorno in fase preconcezionale e durante la gravidanza, ha dimostrato essere efficace nel ridurre del 50-70% l'incidenza della spina bifida.
Note:
1 Spina bifida
Grave malformazione congenita della colonna vertebrale e del midollo spinale.
2. Encefalocele
Sporgenza di tessuto cerebrale e delle meningi attraverso un difetto del cranio che non si è saldato completamente.
3. Anencefalia
Assenza degli emisferi cerebrali.
4. Anemia megaloblastica
Presenza nel sangue di megaloblasti, ovvero di cellule progenitrici dei globuli rossi che non riuscendo a dividersi correttamente continuano ad aumentare di dimensioni e sono soggetti per questo a facile distruzione. Può essere dovuta a carenza di vitamina B12 e di acido folico. La Cobalamina (o vitamina B12) viene introdotta nell'organismo con proteine animali (carne, pesce, uova, latte), e in piccole quantità con i vegetali. L’acido folico è presente in grande quantità nella frutta, nei vegetali e nella carne. La carenza di vitamina B12 e di folati determinano un'alterata sintesi di DNA che si manifesta a livello dei tessuti rapidamente proliferanti (tra cui il midollo osseo). La causa del deficit di Cobalamina (Vit. B12) può essere una dieta vegetariana per insufficiente apporto; l'aumentato consumo (ad esempio nella gastrite cronica atrofica o nei malassorbimenti da patologia ileale), o l'aumentato fabbisogno in gravidanza e allattamento.