Vaccinazione contro il virus respiratorio sinciziale in gravidanza
Documento condiviso dalle seguenti Società Scientifiche: AOGOI - SIGO - AIO - FNOPO - SIMP - SIN - SIP
Il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS) è un virus a RNA che infetta l’apparato respiratorio. Nella maggioranza dei casi l’infezione si presenta con tosse e raffreddore mentre, nelle forme più gravi, causa la bronchiolite, un’infezione acuta che determina la parziale occlusione dei piccoli bronchi e può complicarsi con insufficienza respiratoria.
Il VRS è responsabile del 60-80% dei casi di bronchiolite nei neonati. Può complicarsi con la forma grave di malattia soprattutto nei neonati e bambini di età inferiore ai due anni.
Epidemiologia della infezione del VRS
Nel mondo si valuta che l'infezione da VRS colpisca annualmente milioni di neonati e bambini ed è responsabile di circa 3,2 milioni di ricoveri e 60.000 decessi durante la degenza ospedaliera. Il 15- 20% di tutti i ricoveri nella fascia di età inferiore ai due anni è dovuta a tale patologia rappresentando così una delle principali cause di ospedalizzazione per neonati e bambini piccoli nel mondo. Il picco di ospedalizzazione è all'età di 2-3 mesi e talvolta è necessario il trasferimento in terapia intensiva neonatale o pediatrica.
In Italia si stima che oltre 80.000 bambini nel primo anno di vita vengano visitati in ambulatorio per cause legate all’infezione da VRS; circa 15.000 di essi necessitano dell’ospedalizzazione e circa 3000 di ricovero in terapia intensiva.
Un terzo dei bambini che hanno sofferto di bronchiolite, in particolare se hanno necessitato di ricovero, presentano episodi ricorrenti di broncospasmo fino all’età scolare e in alcuni casi sviluppano l’asma.