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LA VACCINAZIONE IN GRAVIDANZA L’IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE PRIMARIA

INTRODUZIONE

Questo documento è stato redatto a seguito del Convegno “La vaccinazione in gravidanza. L’importanza della prevenzione primaria”, svoltosi presso il Senato della Repubblica in data 10.04.2024, promosso su iniziativa della Senatrice Castellone e organizzato in collaborazione con Fondazione Onda ETS e SIGO, patrocinato da AGUI, AOGOI, FNOPO, SIMG e SIN-Neonatologia e SITI.

 

PREMESSE
LE VACCINAZIONI RACCOMANDATE IN GRAVIDANZA

Le vaccinazioni in gravidanza hanno un duplice scopo: conferiscono un’efficace protezione contro infezioni che, se contratte durante la gestazione, possono avere severità maggiore per la futura mamma ed esporre a gravi rischi il nascituro. Possono, inoltre, attraverso il meccanismo della cd. immunizzazione passiva, proteggere il bambino nei primi mesi di vita da specifiche patologie infettive.
Le vaccinazioni raccomandate in gravidanza, previste dal Piano nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2023-25 e che possono essere somministrate in sicurezza, sono, oltre alla vaccinazione anti-COVID-19, l’antipertosse e l’anti-influenzale.
Il
vaccino contro la pertosse (somministrato come “trivalente”, poiché combina i componenti vaccinali contro pertosse, difterite, tetano: DTPa) è raccomandato durante il terzo trimestre della gravidanza. In questo modo la mamma produce anticorpi che passano al nascituro attraverso la placenta prima della nascita ed eventualmente attraverso il latte materno dopo la nascita. Questi anticorpi lo proteggeranno nei primi mesi di vita, prima dell’avvio del calendario vaccinale, quando la pertosse è associata ad alta morbosità e mortalità infantile.
Il periodo migliore per la somministrazione del
vaccino anti-influenzale è all’inizio della stagione epidemica influenzale per le donne al secondo/terzo trimestre di gravidanza. L’influenza contratta in gravidanza può essere più severa per la donna, associandosi a maggior rischio di ospedalizzazioni. Inoltre, con la vaccinazione la madre trasferisce anticorpi al feto che avrà una protezione maggiore contro l’influenza e le malattie delle alte vie respiratorie nei primi mesi di vita.
La vaccinazione contro il
COVID-19, nella sua formulazione aggiornata, è attualmente raccomandata per le donne che si trovano in qualsiasi trimestre della gravidanza o nel periodo del post partum, comprese le donne in allattamento. I dati epidemiologici e gli studi scientifici evidenziano che l’infezione da SARS-CoV-2 in gravidanza influisce sia sull’andamento dell'infezione, sia sugli esiti materno-fetali della gravidanza stessa. Le donne con infezione da SARS-CoV-2 in gravidanza sono a maggior rischio di sviluppare gravi patologie della gravidanza quali pre-eclampsia, eclampsia e sindrome HELLP con conseguente aumento di ricoveri e dell’incidenza di parti pretermine e di tagli cesarei per alterazioni del benessere materno e/o fetale. I dati sulla sicurezza della vaccinazione a mRNA, prima e durante la gravidanza sono rassicuranti: gli studi non mostrano un aumento del rischio di complicazioni come aborto spontaneo, parto pretermine o difetti congeniti. Il monitoraggio della sicurezza della vaccinazione contro COVID-19 durante la gravidanza è ancora attivo. Il Centro americano per il controllo delle malattie (CDC) continua a seguire le persone vaccinate durante tutti i trimestri di gravidanza per comprendere meglio gli effetti del vaccino su gravidanza e bambini. [Cont...]

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