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“Gli Stati Uniti si ritirano dall’Oms. Cattiva gestione pandemia ed eccessiva richiesta di fondi”. La replica dell’Oms: “Speriamo in un ripensamento”

24 gennaio - Secondo l’ordinanza della Casa Bianca “l’Oms continua a chiedere pagamenti ingiustamente onerosi agli Stati Uniti, di gran lunga sproporzionati rispetto ai pagamenti stimati di altri paesi. La Cina, con una popolazione di 1,4 miliardi, ha il 300 percento della popolazione degli Stati Uniti, ma contribuisce all’Oms per quasi il 90 percento in meno”. Il rammarico dell’Oms: “Con gli Usa per 7 decenni salvate innumerevoli vite”.

 

Ritiro degli Usa dall’Oms. È questa la decisione arrivata dal nuovo Presidente Donald Trump. Una mossa già attuata nel 2020, ma che poi fu fermata da Joe Biden. E ora la decisione potrebbe avere conseguenze significative sulla salute globale.

Per la Casa Bianca le motivazioni di questo “divorzio” sono da attribuire  alla “cattiva gestione” da parte dell’organizzazione della pandemia di Covid-19 derivante da Wuhan, Cina, e altre crisi sanitarie globali, alla “incapacità di adottare riforme urgenti” e alla “incapacità di dimostrare indipendenza dall’inappropriata influenza politica degli stati membri dell’Oms”. Inoltre, l’Oms continua a chiedere pagamenti ingiustamente onerosi agli Stati Uniti, di gran lunga sproporzionati rispetto ai pagamenti stimati di altri paesi: “La Cina, con una popolazione di 1,4 miliardi, ha il 300 percento della popolazione degli Stati Uniti, ma contribuisce all’Oms per quasi il 90 percento in meno”. 

E così la lettera presidenziale al Segretario generale delle Nazioni Unite firmata il 20 gennaio 2021, che ha ritirato la notifica di recesso degli Stati Uniti del 6 luglio 2020, è stata revocata.

L’Assistente del Presidente per gli Affari di sicurezza nazionale istituirà direzioni e meccanismi di coordinamento all’interno dell’apparato del Consiglio di sicurezza nazionale come riterrà necessario e appropriato per salvaguardare la salute pubblica e rafforzare la biosicurezza. Il Segretario di Stato e il Direttore dell’Ufficio di gestione e bilancio adotteranno misure appropriate, con la massima rapidità possibile, per: sospendere il futuro trasferimento di fondi, supporto o risorse del governo degli Stati Uniti all’Oms; richiamare e riassegnare personale o appaltatori del governo degli Stati Uniti che lavorano in qualsiasi veste con l’Oms; e identificare partner statunitensi e internazionali credibili e trasparenti per assumere le attività necessarie precedentemente intraprese dall’Oms. Il direttore dell’Ufficio della Casa Bianca per la politica di preparazione e risposta alle pandemie esaminerà, annullerà e sostituirà la strategia per la sicurezza sanitaria globale degli Stati Uniti del 2024 il prima possibile. Il Segretario di Stato informerà immediatamente il Segretario generale delle Nazioni Unite, qualsiasi altro depositario applicabile e la dirigenza dell’Oms del ritiro”.

“Mentre il ritiro è in corso, il Segretario di Stato cesserà i negoziati sull’accordo pandemico dell’Oms e sugli emendamenti ai regolamenti sanitari internazionali, e le azioni intraprese per rendere effettivo tale accordo e tali emendamenti non avranno alcun valore vincolante per gli Stati Uniti. Nulla in questo ordine - si specifica - deve essere interpretato in modo da compromettere o altrimenti influenzare: l’autorità concessa dalla legge a un dipartimento esecutivo o agenzia, o al suo capo; o le funzioni del Direttore dell’Ufficio di gestione e bilancio relative a proposte di bilancio, amministrative o legislative. Questo ordine deve essere implementato in conformità con la legge applicabile e soggetto alla disponibilità di stanziamenti. Questo ordine non intende, e non crea, alcun diritto o beneficio, sostanziale o procedurale, esigibile per legge o in equità da qualsiasi parte contro gli Stati Uniti, i suoi dipartimenti, agenzie o entità, i suoi funzionari, dipendenti o agenti, o qualsiasi altra persona”, conclude la Casa Bianca.

Il rammarico dell’Oms: “Con gli Usa per 7 decenni salvate innumerevoli vite”
“L’Oms si rammarica dell’annuncio che gli Stati Uniti d’America intendono ritirarsi dall’Organizzazione. L’Oms svolge un ruolo cruciale nella protezione della salute e della sicurezza delle persone del mondo, inclusi gli americani, affrontando le cause alla radice delle malattie, costruendo sistemi sanitari più forti e rilevando, prevenendo e rispondendo alle emergenze sanitarie, comprese le epidemie, spesso in luoghi pericolosi dove gli altri non possono andare” ha commentato l’Agenzia con base a Ginevra.

“Gli Stati Uniti – ricorda Oms – sono stati un membro fondatore dell’Oms nel 1948 e hanno partecipato a plasmare e governare il lavoro dell’Oms sin da allora, insieme ad altri 193 Stati membri, anche attraverso la loro partecipazione attiva all’Assemblea mondiale della sanità e al Consiglio esecutivo. Per oltre sette decenni, l’Oms e gli Usa hanno salvato innumerevoli vite e protetto gli americani e tutte le persone dalle minacce alla salute. Insieme, abbiamo posto fine al vaiolo, e insieme abbiamo portato la poliomielite sull’orlo dell’eradicazione. Le istituzioni americane hanno contribuito e beneficiato dell’adesione all’Oms. Con la partecipazione degli Stati Uniti e di altri Stati membri, l’Oms ha attuato negli ultimi 7 anni la più grande serie di riforme della sua storia, per trasformare la nostra responsabilità, l’efficacia dei costi e l’impatto nei paesi. Questo lavoro continua. Speriamo che gli Stati Uniti ci ripensino e non vediamo l’ora di impegnarci in un dialogo costruttivo per mantenere il partenariato tra Usa e Oms, a beneficio della salute e del benessere di milioni di persone in tutto il mondo”.

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