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Covid. Cade anche l’ultimo obbligo. Dal 1° luglio niente più mascherine nei reparti con fragili. Ma i direttori sanitari potranno “raccomandarle”

5 luglio - Si passa quindi dall’obbligo alla raccomandazione. Nella circolare del ministero della Salute si raccomanda ai direttori sanitari di “valutare l’opportunità di disporre l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei diversi contesti della propria struttura, tenendo conto della diffusione dei virus a trasmissione aerea, delle caratteristiche degli ambienti nonché della tipologia di pazienti, lavoratori o visitatori che li frequentano, in funzione del livello di rischio di infezione  e/o trasmissione”.  LA CIRCOLARE

A partire dal 1° luglio è decaduto anche l’ultimo obbligo relativo al contrasto del Covid.

Una circolare del Ministero della Salute spiega infatti che, a far data dal 1° luglio 2024, si “raccomanda ai Direttori Sanitari delle strutture sanitarie, strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, in quanto titolari delle funzioni igienico-sanitarie, di valutare le opportunità di disporre l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei diversi contesti della propria struttura, tenendo conto della diffusione dei virus a trasmissione aerea, delle caratteristiche degli ambienti (ad esempio della ventilazione) nonché della tipologia di pazienti, lavoratori o visitatori che li frequentano, in funzione del livello di rischio di infezione e/o trasmissione (ad esempio in presenza di sintomatologia respiratoria o in considerazione della stagionalità) e del potenziale di sviluppo di malattia grave in caso di esposizione”.

Si passa quindi dall’obbligo alla raccomandazione, a discrezione dei singoli direttori sanitari. Per quanto attiene il personale sanitario, “i Direttori Sanitari metteranno in campo tutte le misure relative a tale personale. A tal fine, può essere utile anche la consultazione delle indicazioni disponibili sulla pagina web dedicata dell’Istituto Superiore di Sanità”, si legge nella circolare.

Si raccomanda ai Direttori Sanitari inoltre di fornire “adeguate indicazioni al personale, alle persone in trattamento e ai visitatori sul rispetto di adeguate misure organizzative quale il triage, l’osservanza di precauzioni standard (quale l’igiene delle mani) e circa le necessarie misure ambientali, compresa la pulizia regolare dei pavimenti e disinfezione delle superfici con disinfettati attivi contro i virus, la ventilazione frequente e la corretta gestione dei rifiuti. Nelle strutture dove non è previsto il Direttore Sanitario (a es. centri diurni, comunità, ecc.) spetta al legale rappresentante dell’Ente, d’intesa con il medico competente, individuare le opportune misure di protezione”, conclude la circolare.

 

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