Neogenitori. Cento mamme aiutate grazie al progetto Close2Mi del Niguarda
21 marzo - Presentato il primo bilancio del progetto, finanziato da Regione Lombardia, che mira a costruire una rete di prossimità per i neogenitori di Milano. Cento donne che hanno partorito all'Ospedale Niguarda hanno ricevuto supporto ostetrico attraverso visite domiciliari post-parto, accompagnamento all'allattamento e orientamento ai servizi complementari. Il 93% delle partecipanti si è dichiarato pienamente soddisfatto dell’aiuto ricevuto, il 98% ha espresso il desiderio che venga ampliato.
Creare un sistema di assistenza dedicato alle mamme attraverso interventi mirati a favorire una genitorialità positiva per prevenire situazioni di disagio e fragilità. È stato l’obiettivo del progetto Close2Mi, lanciato dalla Fondazione Ospedale Niguarda di Milano, finanziato dalla Regione Lombardia e presentato lo scorso 20 marzo a Palazzo Montecitorio.
Il progetto, avviato nel 2023, ha visto la messa in campo di azioni volte a intercettare tempestivamente eventuali difficoltà nelle donne e prevenire l'insorgenza di patologie, specie nella sfera psicologica ed emotiva. Close2Mi ha coinvolto complessivamente a 100 donne che hanno partorito al Niguarda, assicurando loro supporto ostetrico attraverso visite domiciliari post-parto, accompagnamento dedicato all'allattamento e orientamento ai servizi territoriali complementari, come i gruppi mamme di Fiocchi in Ospedale di Save the Children Italia Onlus e l'Ambulatorio di Salute Mentale Perinatale dell'Ospedale Niguarda, istituito grazie anche al contributo di Intesa San Paolo.
Attraverso un questionario dedicato, inoltre, sono stati analizzati il benessere psicofisico pre e post-gravidanza, la condizione socioeconomica e le relazioni familiari delle partecipanti. I dati raccolti hanno evidenziato un bisogno concreto di sostegno: il 22% delle mamme ha dichiarato di aver vissuto, durante la gravidanza, un periodo prolungato di tristezza, abbattimento o depressione. L’iniziativa sottolinea una nota di Regione Lombardia, “ha ricevuto un riscontro estremamente positivo dalle mamme coinvolte: il 93% delle partecipanti si è dichiarato pienamente soddisfatto del progetto, mentre il 98% ha espresso il desiderio che venga ampliato.
“Fondamentale – ha dichiarato l’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità di Regione Lombardia Elena Lucchini - offrire servizi innovativi che consentano di affrontare una fase cruciale come quella della gravidanza e della maternità intercettando i bisogni delle neomamme. Gli esiti di questa buona prassi adottata sul territorio di Milano possono divenire ora una progettualità da esportare in altre realtà lombarde. Voglio ringraziare gli operatori e i volontari che sono stati capaci di coniugare umanità e professionalità accogliendo la diade mamma-bambino e dunque garantire benessere all’intera famiglia. La maternità deve essere sempre più considerata un’esperienza che richiama l’attenzione e l’impegno dell’intera comunità. Dovere del nostro sistema sociosanitario – ha concluso Lucchini - è quello di rendere sempre più serena l’attesa e la crescita di ogni nuovo nato promuovendo un’alleanza sociale tra privati, Terzo settore e volontariato”.
“Nel corso degli ultimi 10 anni - ha dichiarato Riccardo Bertollini, Segretario Generale della Fondazione Ospedale Niguarda - il 20% delle donne che hanno partorito al Niguarda ha riportato importanti situazioni di disagio psicologico. Il progetto Close2Mi è nato, grazie al sostegno di Regione Lombardia, proprio come risposta proattiva a questo dato. Infatti, i risultati presentati oggi dimostrano l’efficacia concreta dell’intervento che è stato trasformato dall’ASST Ospedale Niguarda in un miglioramento strutturale e, grazie al contributo di Intesa Sanpaolo, in un atto materiale che influirà sui pazienti”.