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Morbillo. Iss: nell’ultimo mese +29% di nuovi casi, da inizio anno ne sono stati notificati 556

14 giungo - Anche in Italia come nel resto d’Europa, dagli ultimi mesi del 2023 è in corso un aumento dei casi di morbillo. Nel mese di maggio 2024, si osserva una lieve diminuzione del numero di casi segnalati, rispetto al mese precedente (aprile, 145 casi).

Dal 1 gennaio al 31 maggio 2024, in Italia, sono stati notificati 556 casi di morbillo (22,7 casi per milione di abitanti, +29% rispetto ai 399 casi registrato nell’ultima rilevazione), di cui 125 casi nel mese di maggio 2024. È quanto emerge dal numero di giugno 2024 del bollettino periodico Morbillo & Rosolia News curato dalla sorveglianza epidemiologica nazionale del morbillo e della rosolia dell’Istituto superiore di sanità.

L’87% dei casi è stato confermato in laboratorio. Sono 16 le Regioni/PPAA che hanno segnalato casi dall’inizio dell’anno, di cui 6 (Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Abruzzo, Sicilia) hanno riportato complessivamente l’82,7% dei casi.

Dal 2023, sono in corso aumenti significativi nel numero di casi e di epidemie di morbillo a livello globale, incluso in diversi Paesi Europei. Come indicato da una valutazione del rischio dell’European Centre for Disease Control and Prevention (ECDC), nei Paesi dell’UE/EEA, l’aumento è dovuto alle coperture vaccinali (CV) contro il morbillo non ottimali, l’importazione di casi da aree geografiche con elevata circolazione del virus, e la tipica stagionalità del morbillo che presenta un picco d’incidenza nel tardo inverno e in primavera.

Anche in Italia, dagli ultimi mesi del 2023 è in corso un aumento dei casi di morbillo. Nel mese di maggio 2024, si osserva una lieve diminuzione del numero di casi segnalati, rispetto al mese precedente (aprile, 145 casi). L’Iss sottolinea, tuttavia, che i dati degli ultimi mesi sono in continuo aggiornamento e dunque non ancora consolidati.

La Regione Abruzzo ha registrato l’incidenza più elevata (73,7/milione). L’89,7% dei casi era non vaccinato e un ulteriore 4,9% era incompletamente vaccinato. L’età mediana dei casi segnalati è pari a 30 anni; oltre la metà dei casi, infatti, sono adolescenti o giovani adulti non vaccinati e un ulteriore 22% ha più di 40 anni di età. Tuttavia, l’incidenza più elevata è stata osservata nei bambini sotto i 5 anni di età, e sono stati segnalati 24 casi in bambini di meno di un anno di età, troppo piccoli per essere vaccinati. Sono stati segnalati casi tra operatori sanitari (37 nel 2024) e trasmissione in ambito nosocomiale.

Come atteso, circa il 30% dei casi ha sviluppato almeno una complicanza, tra cui sono stati registrati anche 74 casi di polmonite e un caso di encefalite. Nello stesso periodo in esame sono stati segnalati anche due casi di rosolia, classificati come possibili.

 

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