Malattie batteriche invasive. Iss: in aumento nel 2022-2023 casi di meningococco, pneumococco e Haemophilus influenzae prevenibili con il vaccino
4 ottobre - Le segnalazioni per i tre patogeni sono in aumento, rispetto alla diminuzione registrata nel biennio 2020-2021, influenzato dall’emergenza pandemica per Covid-19. Lo afferma il rapporto con i dati della sorveglianza appena pubblicato dall’Istituto superiore di sanità (Iss).
Sono aumentate, nel biennio 2022-2023, le segnalazioni dei casi di malattie batteriche invasive causate da Neisseria meningitidis (meningococco), Streptococcus pneumoniae (pneumococco) ed Haemophilus influenzae (emofilo), tre infezioni in gran parte prevenibili con vaccinazioni previste dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, rispetto alla diminuzione nel numero di segnalazioni per i tre patogeni registrata nel biennio 2020-2021, influenzato dall’emergenza pandemica per Covid-19.
È quanto emerge dal rapporto con i dati della sorveglianza appena pubblicato dall’Istituto superiore di sanità (Iss).
“I dati prodotti da questa sorveglianza– sottolinea Anna Teresa Palamara, che dirige il dipartimento di Malattie Infettive dell’Iss – indicano ancora una volta l’importanza della prevenzione, poiché queste malattie prevenibili con vaccinazioni sicure ed efficaci sono inserite nel calendario del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale”.
Per quanto riguarda il meningococco, nel biennio 2022-2023 sono stati segnalati 57 e 85 casi di malattia invasiva da meningococco, rispettivamente; nel 2020 e nel 2021 ne erano stati segnalati 74 e 26, mentre nel 2019 le segnalazioni erano state 190. Nel 2023 l’incidenza della malattia invasiva da meningococco è risultata maggiore nei bambini <1 anno di età e nella fascia 15-24 anni, con casi determinati prevalentemente dal sierogruppo B. Nel 2023, per i dati a disposizione, sono stati segnalati 6 decessi tra gli 85 casi di malattia invasiva da meningococco.
Per quanto riguarda lo pneumococco, nel biennio 2022-2023 sono stati segnalati 1056 e 1783 casi di malattia invasiva, rispettivamente; nel 2020 e 2021 ne erano stati segnalati 503 e 500, mentre nel 2019 ne erano stati segnalati 1680. Le fasce di età con maggiore incidenza risultano i bambini <1 anno, in cui nel 2023 si è osservato un valore superiore a quelli riportati in epoca pre-pandemica, e gli adulti >64 anni.
Per quanto riguarda l’emofilo, nel biennio 2022-2023 sono stati segnalati 195 e 315 casi di malattia invasiva, rispettivamente; nel 2020 e 2021, ne erano stati segnalati 76 e 68, mentre nel 2019 ne erano stati segnalati 187. Nel 2023 l’incidenza per 100.000 abitanti della malattia invasiva da emofilo è stata maggiore nei bambini <1 anno di età, nei bambini di età 1-4 anni e negli adulti >64 anni, in significativo aumento rispetto agli anni precedenti, tranne per la fascia 1-4 anni. I ceppi di H. influenzae non capsulati sono risultati i più diffusi in tutte le fasce di età. Nel 2023, per i dati a disposizione, sono stati segnalati 45 decessi da emofilo.