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Genetica. Il comportamento della mamma verso il neonato “modifica” un gene associato alla regolazione della risposta dell’organismo allo stress

10 marzo - L’approccio della mamma al bambino nei primi dodici mesi di vita può sostanzialmente cambiare l’espressione di un gene, il NR31C, correlato alla risposta allo stress. Più è caloroso l’approccio, meno evidente sarà il cambiamento a livello epigenetico. Tutto questo emerge da uno studio della Washington State University.

Il comportamento della madre verso i figli nei primi 12 mesi di età porta a un cambiamento epigenetico nei bambini, correlato alla risposta allo stress. Si tratta, in particolare, della metilazione del gene NR3C1, evidenziabile all’età di sette anni.

È quanto emerge da uno studio condotto da un team della Washington State University e pubblicato dall’American Journal of Human Biology.

Lo studio
Il team americano ha analizzato 114 coppie madre-figlio che avevano partecipato allo studio Avon Longitudinal Study of Parents and Children, un progetto che monitora una coorte di bambini nati nel 1991 e nel 1992 ad Avon, nel Regno Unito. I ricercatori hanno osservato le madri che mostravano un libro di figure ai bambini a 12 mesi, classificando le diverse tipologie di interazioni con i figli in base a quanto fossero ‘calorose’. Il range di questa tipologia di approccio partiva da interazioni più fredde, definite ‘neutrali’; le interazioni madre-figlio sono state confrontate con i dati provenienti da analisi epigenetiche effettuate su campioni di sangue raccolti dai bambini all’età di sette anni.

Dal confronto è emerso che a un comportamento ‘neutrale’ della madre corrispondeva una metilazione lieve a livello di NR3C1, un gene che codifica un recettore coinvolto nella regolazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene e implicato nella risposta allo stress, per esempio attraverso la produzione di cortisolo.

Tuttavia, come evidenziano gli stessi autori, sono necessarie ulteriori ricerche per capire in che modo la metilazione del gene è associata alla risposta allo stress, dal momento che alcuni studi hanno mostrato che un aumento della metilazione è collegato a ipoattività, mentre altri lo hanno associato a a iperattività.

Fonte: American Journal of Human Biology 2023

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