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Endometriosi. Presentato al Senato Ddl. De Priamo (Fdi): “Indispensabile sostenere tante donne colpite da patologia”

21 luglio - Presentato al Senato il Ddl  S630 sulle Disposizioni per la diagnosi e la cura dell’endometriosi a prima firma del senatore di Fratelli d’Italia. Obiettivo: fornire gli strumenti idonei per la diagnosi della patologia attraverso la formazione e la presenza nei presidi medici di personale medico e infermieristico specializzato nel riconoscimento della patologia. IL TESTO

“L’endometriosi è una patologia sottovalutata e troppo spesso non diagnosticata, nonostante gli effetti invalidanti che provoca e nonostante l’ampia diffusione tra le donne. Scopo del Disegno di Legge 630 è fornire gli strumenti idonei innanzitutto per la diagnosi della patologia attraverso la formazione e la presenza nei presidi medici di personale medico e infermieristico specializzato nel riconoscimento della patologia. Inoltre, attraverso il riconoscimento dell’endometriosi quale patologia invalidante, offrire tutti gli strumenti di tutela, assistenza e garanzia per le tantissime donne che ne vengono colpite”.

Così il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo, in occasione della presentazione in Senato del Ddl S630 “Disposizioni per la diagnosi e la cura dell’endometriosi”.

“L’obiettivo che ci siamo posti con questo DdL – ha detto il senatore primo firmatario del Ddl – è quello di alleviare gli effetti sanitari, sociali e professionali che le donne patiscono con l’insorgere di questa malattia che, va ricordato, è cronica e che troppo spesso, non venendo diagnosticata, crea problemi sulla fertilità e comporta pesanti conseguenze sul piano lavorativo e non permette di accedere dei percorsi medico sanitari che, se operati in modo adeguato, alleviano notevolmente i disagi e i disturbi. Grazie alla sensibilità di diversi senatori che, insieme a me, hanno sottoscritto il Disegno di Legge, siamo convinti che l’atto possa divenire legge, anche grazie all’impegno della Commissione Sanità del Senato che potrebbe recepire la proposta all’interno di un pacchetto di leggi su esigenze medico sanitarie femminili”.

 

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