Monitoraggio Covid. Indice Rt risale a 0,85 ma incidenza settimanale dei casi continua la discesa così come i ricoveri in ospedale
16 ottobre 2021 - È quanto emerge dall’ultimo report della Cabina di regia che registra i dati dal 4 al 10 ottobre. L’indice Rt sale leggermente rispetto allo 0,83 della scorsa settimana. Prosegue il calo dell’incidenza settimanale che scende a 29 casi per 100 mila abitanti rispetto ai 34 di sette giorni fa. Marche, Molise e Valle d’Aosta le uniche regioni a rischio moderato. IL REPORT
L’indice Rt risale a 0,85 ma l’incidenza dei casi continua a scendere così come i ricoveri ospedalieri. È quanto emerge dall’ultimo report della Cabina di regia che registra i dati dal 4 al 10 ottobre relativi all’epidemia da Covid. L’indice Rt sale leggermente rispetto allo 0,83 della scorsa settimana. Prosegue il calo dell’incidenza settimanale che scende a 29 casi per 100 mila abitanti rispetto ai 34 di sette giorni fa.
3 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio moderato (Marche, Molise e Valle d’Aosta), secondo il DM del 30 Aprile 2020. Le restanti 18 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio basso.
“Continua la diminuzione dell’incidenza settimanale – si legge nel report - a livello nazionale e al di sotto della soglia di 50 casi settimanali per 100.000 abitanti. La trasmissibilità stimata sui casi sintomatici e sui casi con ricovero ospedaliero è sempre sotto la soglia epidemica. Si conferma una ulteriore lieve diminuzione del tasso di occupazione di posti letto in area medica e terapia intensiva associati alla malattia COVID-19”.
“La variante delta – prosegue il report - rappresenta la quasi totalità dei casi in Italia. Questa variante è anche dominante nell’intera Unione Europea ed è associata ad una maggiore trasmissibilità. Una più elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria, in particolare nelle categorie a rischio, rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenute da varianti emergenti”.
“È opportuno – segnala la Cabina di regia - continuare a garantire un capillare tracciamento, anche attraverso la collaborazione attiva dei cittadini per realizzare il contenimento dei casi; mantenere elevata l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti raccomandati per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale”.
Diminuisce ancora l’incidenza settimanale a livello nazionale: 29 per 100.000 abitanti (4/10/2021 – 10/10/2021) vs 34 per 100.000 abitanti (27/09/2021 – 3/10/2021), dati flusso ISS. L’incidenza si trova al di sotto della soglia settimanale di 50 casi ogni 100.000 abitanti che potrebbe consentire il controllo della trasmissione basato sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti.
Nel periodo 22 settembre - 5 ottobre 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,85 (range 0,82 – 0,87), al di sotto della soglia epidemica e in leggero aumento rispetto alla settimana precedente. Aumenta lievemente anche l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt=0,83 (0,78-0,88) al 5/10/2021) vs Rt=0,80 (0,76-0,85) al 28/9/2021).
Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in diminuzione al 4,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute del 12/10/2021), con una lieve diminuzione del numero di persone ricoverate da 433 (5/10/2021) a 370 (12/10/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale diminuisce al 4,6%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in diminuzione da 2.968 (5/10/2021) a 2.665 (12/10/2021).
In diminuzione il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (4.551 vs 5.903 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve aumento (34% vs 33% la scorsa settimana). È stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (47% vs 47%). Diminuisce la percentuale di casi diagnosticata attraverso attività di screening (19% vs 21%).
Rezza: “Serve almeno il 90% di copertura vaccinale per tenere sotto controllo l’infezione”. Sul tavolo anche ok a vaccini non ancora approvati da Ema
Probabilmente dovremo raggiungere il 90% di copertura vaccinale per tenere sotto controllo l'infezione". Questa la stima di Gianni Rezza, direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, he risponde così ad una domanda di Quotidiano Sanità durante la conferenza stampa sull'analisi dei dati del Monitoraggio regionale Covid della Cabina di Regia.
"Bisogna essere molto pragmatici: noi all'inizio pensavamo che potesse essere possibile tenere questa infezione sotto controllo raggiungendo una copertura vaccinale intorno al 70%. Perché c'è una formula che ci dice qual è la soglia al di sopra della quale si ottiene l'immunità di gregge o di comunità, e uno degli elementi che viene considerato in questo calcolo è l'R0, l'indice di trasmissibilità del virus stesso", ha spiegato Rezza.
"L'R0 della variante Wuhan, cioè del ceppo originale, era circa 3 - ha ricordato -. Cioè, in assenza di interventi, all'inizio dell'epidemia una persona trametteva l'infezione in media ad altre 3. Il risultato della formula era dunque che con il 67% della popolazione si sarebbe potuta tenere l'epidemia sotto controllo. Adesso vediamo che c'è un fenomeno di risposta immunitaria che col tempo lentamente comincia un po' a diminuire. E quindi una persona, specie se anziana, con patologie concomitanti, immunocompromessa, tende a perdere gli anticorpi. Un primo problema dunque è che queste persone possono non essere del tutto protette dall'infezione, che continua un po' a circolare. L'altro punto è che arrivano delle varianti che hanno un certo potere di immunoevasione, una parziale resistenza nei confronti del vaccino".
E sul vaccino russo Sputnik: "C'è una lista di vaccini Oms che comprende i vaccini cinesi Sinovac e Sinopharm, ma non lo Sputnik. Per quanto riguarda sia i vaccini nella lista Oms che Sputnik, in queste ore si sta valutando la possibilità di prendere delle decisioni insieme agli altri paesi Ue, soluzioni che potrebbero andare da un riconoscimento all'esenzione: si sta valutando", ha concluso Rezza.