Associazione dei Ginecologi Italiani:
ospedalieri, del territorio e liberi professionisti

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E’ morto Carlo Flamigni!

Al di là delle scontate considerazioni sul valore dell’uomo oltre che del ginecologo vorremmo ricordare con semplicità il suo essere integralmente “medico delle donne”, ginecologo appunto. Il suo saper essere vicino al sentire femminile, alla necessità delle donne di riuscire a far comprendere il significato profondo, il divino ‘miracolo’ del partorire una nuova vita, proprio lui che alla laicità rigorosa aveva ispirato tutta la sua vita e la sua opera. Un grande della medicina, della ginecologia, che se ne va; in punta di piedi, come sanno fare quelli che sul serio lasciano una traccia indelebile in questo nostro mondo distratto ed effimero.
Ci ha insegnato a capire il dramma di tante donne che cercano con speranza e con amore una gravidanza ma anche il rispetto, la comprensione, il dolore condiviso per chi è costretta a interrompere la gravidanza stessa. Essere ginecologi – ebbe a dire quasi quarant’anni fa- non è soltanto far partorire bene le donne o cercar di risolvere le malattie dell’apparato genitale: è anche sostenere con empatia donne che spesso si sentono sole e indifese e qualche volta abbandonate dalla nostra società e da compagni non sempre preparati di fronte alle difficoltà di scelte destinate ad incidere sulla vita.
Carlo Flamigni era un grande medico, un grande ginecologo, sempre dalla parte delle donne: un esempio per tutti noi. 
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