Il lifting ‘intimo’ è il boom della chirurgia estetica
Negli ultimi anni è in costante aumento il ricorso alla chirurgia estetica ‘intima’ da parte di donne che in questo modo riescono a superare disagi psicologici. Partita dagli Stati Uniti, la moda è dilagata nel mondo ed è arrivata anche in Italia; i prezzi medi degli interventi più richiesti si aggirano da 2.200 a 3.400 euro per la lipostruttura delle grandi labbra, da 1.200 a 2.500 euro per la ricostruzione dell'imene, da 4.000 a 5.000 per la vaginoplastica, da 3.000 a 5.000 per il lifting del monte di Venere. Le donne che ricorrono a questo tipo di plastica sono per la maggior parte professioniste di circa 40 anni, spinte dal disagio dovuto alle conseguenze di gravidanze o di aumenti di peso oppure a traumi. Per l'American Society for Aesthetic Plastic Surgery gli interventi di chirurgia vaginale negli Stati Uniti sono al terzo posto in ordine di crescita del numero totale degli interventi e sono incentivati attraverso campagne pubblicitarie; una persona su dieci ha dichiarato alla rivista americana Self di considerare la chirurgia delle parti intime ‘ qualcosa che aiuta a sentirsi meglio e a considerarsi più sexy’. Secondo una ricerca australiana condotta da Medicare le richieste di operazioni per ringiovanire le parti intime femminili sono triplicate. Anche in Inghilterra le richieste sono aumentate del 30% dal 2006 e nel 2009 il numero di interventi di questo tipo, praticati attraverso il Servizio sanitario nazionale, sono stati il 70% in più rispetto all'anno precedente. In Spagna, mentre la crisi ha ridotto del 30% gli interventi di chirurgia estetica, quelli ‘intimi’ sono cresciuti del 20% solo nell'ultimo anno, come riportato dalla Sociedad Española de Cirurgia Plastica Reparadora y Estetica.
Fonte: Sanità News, 27 gennaio 2011