AI SOCI AOGOI ISCRITTI ALLA SEGI
LETTERA DEL DOTT. CARLO MARIA STIGLIANO
Gentili Colleghe, Cari Colleghi,
anche in qualità di Segretario Nazionale dell’Aogoi e come iscritto alla SEGI da molti anni, ho appreso dai nostri Colleghi facenti parte del Consiglio Direttivo di questa importante Società scientifica di settore del tentativo di attuare alcune scelte che lasciano francamente perplessi per le conseguenze che comporterebbero - se realizzate - sia nella gestione di questa e sia in linea di principio nel funzionamento di tutte le Società Scientifiche.
I fatti: viene postulata in seno a quel Direttivo “la permanenza, per il triennio successivo, dei componenti del Consiglio Direttivo uscente, senza diritto di voto ma con l’incarico di condurre a termine i progetti che non sono riusciti a realizzare durante il loro mandato in consiglio direttivo”.
Ora, appare di tutta evidenza la temerarietà di una simile ipotesi, nel senso di prevedere la permanenza nel nuovo Consiglio Direttivo che entrerà in carica a far tempo dal prossimo anno, dello stesso CD in scadenza in barba ad ogni logica e al disposto dello Statuto vigente. In effetti se si trattasse di garantire il principio di continuità nell’attività della SEGI, la permanenza a termini di Statuto dell’attuale Presidente in qualità di Past-President con diritto di voto, soddisferebbe ampiamente tale legittima esigenza; ma da qui a mettere sostanzialmente ‘sotto tutela’ l’intero nuovo Direttivo appare francamente una pretesa inaccettabile! Il nuovo organismo, a partire dal prossimo Presidente, attuale Vice -il nostro Enrico Vizza- devono essere liberi nella pienezza del loro mandato di indicare priorità e strategie nell’azione della SEGI, compreso il diritto di modificare, ripensare o addirittura abbandonare iniziative che non apparissero adeguate o attuali rispetto alla loro visione del funzionamento e delle prospettive della Società di Endoscopia Ginecologica, rendendone poi conto ovviamente all’Assemblea degli iscritti.
È questo un elementare principio di democrazia e di alternanza!
Senza polemica, lungi dall’idea di voler interferire nella gestione delle altre Società scientifiche, tuttavia penso che sia opportuno che venga rispettato il principio dell’avvicendamento democratico nella gestione di qualunque forma di associazionismo. Non credo che neppure Trump pretenderebbe di far entrare (pur “senza diritto di voto”) nel nuovo governo degli Stati Uniti i componenti del suo dicastero con la motivazione di non avere potuto portare a termine alcuni suoi progetti a causa dell’emergenza COVID! Oltretutto un aspetto di esclusivo buon gusto imporrebbe di evitare un gigantesco conflitto d’interessi di un consiglio direttivo che vota l’autoconservazione oltre i limiti di scadenza contro ogni regola democratica e contro lo stesso Statuto della SEGI che evidentemente non prevede tale eventualità. È un elementare principio di democrazia: anche se bravissimi occorre lasciare il passo ai successori regolarmente eletti. Questi, se lo riterranno opportuno, chiederanno consigli ai predecessori o anche ne valorizzeranno eventuali apporti nei modi e nelle forme ritenute più adeguate da chi è stato chiamato a dirigere. Il Past President garantirà in continuità con il Precedente CD responsabilità e idealità.
Tutto ciò premesso credo che noi Soci Aogoi, con il legittimo spirito di appartenenza che ci contraddistingue e consapevoli della grande rappresentatività della nostra Associazione anche in seno alle Società scientifiche di settore, ritengo che dovremmo dare voce autorevole alle perplessità e alle rimostranze di molti nostri iscritti presenti in SEGI, manifestando unitariamente il nostro disappunto e la nostra contrarietà riguardo ai descritti tentativi di stravolgimento delle norme statutarie. Tale legittimo atteggiamento troverà certamente concreta dimostrazione nell’ambito dell’Assemblea SEGI.
Con l’impegno ad aggiornarvi nel prosieguo, invio
Cordiali saluti.
Milano, 18 dicembre 2020 - Carlo Maria Stigliano
Socio SEGI regolarmente iscritto
LETTERA DEL PROF. ANTONIO CHIÀNTERA
Premesso che il sottoscritto Prof. Antonio Chiàntera è socio SEGi in regola con la quota associativa, mi permetto segnalare quanto segue: apprendo che il Consiglio Direttivo della SEGi (in assenza del Prof. Vizza nel giorno della morte di sua madre) avrebbe approvato una proposta di modifica dello Statuto per cui si vorrebbe introdurre la possibilità di permanenza, per il triennio successivo, dei componenti del Consiglio Direttivo uscente con l’incarico di condurre a termine i progetti non realizzati nel corso del mandato loro conferito.
Formulo queste riflessioni che vorrei siano chiaramente recepite dal Prof. Zupi e Prof. Candiani da cui attendo una risposta motivata e dettagliata.
La continuità nell’avvicendamento tra un Direttivo e quello successivo è ampiamente tutelata dall’art. 19 dello Statuto; il Past President ha ampio diritto di partecipazione con diritto di voto.
La proposta (non tanto distante dalle singolari resistenze di Donald Trump a uscire di scena) si rivela un confusionario affiancamento che finirebbe con l’esautorare il nuovo Direttivo che potrebbe trovarsi costretto a proseguire un lavoro altrui, contraendo le proprie possibilità di innovazione e anche discontinuità.
Mi domando: quali sarebbero poi i progetti da ereditare e portare avanti? Chi sceglie?
Chi se ne assume la responsabilità?
Se c’è dissenso?
Quali poi le dinamiche di funzionamento di questo Consiglio “allargato”?
Spiace rilevare che i promotori dell’iniziativa non abbiano avuto la sensibilità di ragionare nel rispetto dei meccanismi statutari; in tal caso si sarebbero senz’altro avveduti della debolezza della loro proposta.
Se un Direttivo uscente non è riuscito a portare a termine taluni proprie iniziative, queste saranno oggetto di autonoma valutazione sull’obiettivo mancato e sul suo merito da parte di chi subentra, che ne valuterà l’opportunità di prosecuzione - autonomamente e senza influenze esterne - fatte salve le prerogative dell’Assemblea dei Soci.
La SEGi oggi può vantare il Prof. Mario Malzoni nel Board della AAGL e dovrebbe avere spinte propulsive nuove, guardare liberamente avanti a diverse e più ampie progettualità, rifiutando di arroccarsi ai propri progetti non conclusi in tempo, forse perché non realmente necessari ed incisivi.
Faccio altresì presente che un modifica dello Statuto, che tocca questioni inerenti il funzionamento degli organismi rappresentativi, imporrà sicuramente l’avvio di nuova procedura di verifica dei presupposti dell’accreditamento presso il Ministero della Salute così come previsto dal DM 02 agosto 2017 (Elenco delle società scientifiche e delle associazioni tecnico- scientifiche delle professioni sanitarie - G.U. Serie Generale , n. 186 del 10 agosto 2017) art.2, lett.b.
Ciò anche alla luce della costituzione del GISS SIGO-AOGOI-AGUI-AGITE sulla Chirurgia Endoscopica, già accreditato presso il Ministero, che potrebbe mettere a rischio la posizione di SEGi.
Chiedo poi al Responsabile Scientifico Prof. Zupi e al Presidente uscente Prof. Candiani affinché, in modo più chiaro ed esplicito, illustrino ai Soci quali sarebbero i progetti non realizzati precedentemente che intendono proporre al nuovo Direttivo.
Così facendo si eviterebbero inutili ingorghi statutari e ne trarrebbe giovamento la franchezza del confronto tra tutti: Direttivo, Soci ed anche delle Società Scientifiche confederate.
La forza delle Società Scientifiche consiste nell’essere indipendenti dalle persone che le rappresentano.
Preannuncio che, in caso di mancato riscontro motivato e dettagliato a questa mia istanza, aprirò un confronto sui temi oggetto della presente lettera tra tutte le società scientifiche, inviandola per opportuna conoscenza ai vari Presidenti.
Cordiali saluti.
Prof. Antonio Chiàntera - Napoli, 8 dicembre 2020