Aggressioni personale. Ministero Salute: “Dai protocolli con le forze di polizia agli incentivi, ecco le misure messe in campo”
17 gennaio - L’inasprimento del regime sanzionatorio, la flagranza differibile, l’incremento dell’indennità di pronto soccorso, l’ampliamento della platea di unità operative che possono ricorrere alle assunzioni di specializzandi, l’incremento delle indennità di specificità per dirigenza medica e veterinaria per la dirigenza sanitaria non medica. Queste solo alcune delle misure ricordate dal sottosegretario Gemmato nella risposta all’interrogazione di Vietri (FdI).
“Molti gli interventi normativi posti in essere da questo governo al fine di arginare, prevenire e reprimere il fenomeno delle aggressioni verso il personale sanitario e socio-sanitario nell’esercizio delle loro funzioni”.
Tra questi, l’inasprimento del regime sanzionatorio, la flagranza differibile, l’incremento dell’indennità di pronto soccorso, l’ampliamento della platea di unità operative che possono ricorrere alle assunzioni di specializzandi, l’incremento delle indennità di specificità per dirigenza medica e veterinaria per la dirigenza sanitaria non medica.
Queste solo alcune delle misure ricordate dal sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, nella risposta all’interrogazione presentata ieri in commissione Affari Sociali alla Camera da Imma Vietri (FdI).
Di seguito la risposta integrale del sottosegretario Gemmato.
“Ringrazio gli Onorevoli interroganti che mi consentono di riferire in merito agli interventi normativi posti in essere da questo governo al fine di arginare, prevenire e reprimere il fenomeno delle aggressioni verso il personale sanitario e socio-sanitario nell’esercizio delle loro funzioni.
Tra questi ricordo la possibilità per aziende ed enti di stipulare specifici protocolli operativi con le forze di polizia, istituire con ordinanza del questore presidi fissi della Polizia di Stato presso le strutture sanitarie dotate di servizi di emergenza-urgenza e l’inasprimento del regime sanzionatorio applicabile a lesioni semplici cagionate al personale esercente una professione sanitaria a causa delle funzioni o del servizio, per le quali si prevede la pena della reclusione da due a cinque anni e anche l’arresto obbligatorio in flagranza e, a determinate condizioni, l’arresto in flagranza differita.
Ricordo, poi, che presso il Ministero della salute, è operativo l’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie (cosiddetto ONSEPS), i cui lavori sono rivolti sia al monitoraggio degli episodi di violenza e degli eventi sentinella che possano dar luogo a fatti commessi con violenza o minaccia, sia al monitoraggio dell’attuazione delle misure di prevenzione e protezione a garanzia dei livelli di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Nell’ottica, poi, di incentivare economicamente il personale del Servizio sanitario nazionale, inoltre, ricordo che con la legge di bilancio per l’anno 2025 sono state introdotte una serie di nuove misure:
la previsione di un incremento dell’indennità di pronto soccorso, l’incremento di 100 milioni di euro annui a decorrere dal 2026 per migliorare il trattamento economico degli specializzandi;
l’erogazione del contratto di formazione specialistica anche agli specializzandi non medici;
l’ampliamento della platea di unità operative che possono ricorrere alle assunzioni di specializzandi;
l’incremento delle indennità di specificità per dirigenza medica e veterinaria per la dirigenza sanitaria non medica;
l’incremento di specificità infermieristica e di tutte le professioni sanitarie; l’introduzione della tassazione agevolata con aliquota pari al 5 per cento per il lavoro straordinario erogato dagli infermieri dipendenti del sistema sanitario nazionale;
l’introduzione in via sperimentale della possibilità per i medici in formazione specialistica di assumere incarichi libero-professionali.
Quanto agli interventi relativi alla carenza di personale sanitario, tra le varie iniziative, ritengo doveroso ricordare che la legge di bilancio 2025 incrementa il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato di 1.302 milioni di euro per l’anno 2025, di 5.015,4 milioni di euro per l’anno 2026, di 5.734,4 milioni di euro per l’anno 2027, di 6.605,7 milioni di euro per l’anno 2028, di 7.667,7 milioni di euro per l’anno 2029 e di 8.840, 7 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2030 (comma 273).
Inoltre, ricordo ulteriori misure così come di seguito elencate:
l’incremento di 0,5 punti percentuali per l’anno 2025 e di 1 punto percentuale a decorrere dall’anno 2026 del limite di spesa per gli acquisti di prestazioni sanitarie da privati da destinare, tra l’altro, alle prestazioni di ricovero e ambulatoriali, erogate dalle strutture sanitarie private accreditate dotate di pronto soccorso e inserite nella rete dell’emergenza;
l’incremento di ulteriori 0,5 punti percentuali a decorrere dal 2026, del predetto limite di spesa per la riduzione del fenomeno del boarding di pronto soccorso (fenomeno che consiste nel tenere i pazienti talvolta su barelle in Pronto Soccorso, in attesa di un posto letto, comportando un notevole utilizzo di risorse operative)”.