ABORTO. La Federazione SIGO scrive al Santo Padre: “I ginecologi e ginecologhe accolgono le istanze delle donne, applicano di fatto un dispositivo salvavita per il quale le donne hanno lottato”
4 ottobre - È quanto scrivono in una lettera inviata al Santo Padre Vito Trojano, Presidente Sigo, Antonio Chiàntera, Presidente Aogoi, Rossella Nappi, Presidente Agui e Valeria Dubini, Presidente Agite sicuri, scrivono che quella pesante parola pronunciata, che volutamente non ripetiamo, ha avuto il solo senso di ‘esecutori’ e non altro”.
“Santità Reverendissima, è con molto dispiacere ma con grande convinzione che ci siamo permessi di inviarLe queste nostre riflessioni riguardo alla sua affermazione di definire “Sicari” quei ginecologi che, nella loro autonomia di libera scelta, hanno deciso di aiutare le donne nel loro doloroso e difficile percorso di interruzione di una gravidanza non accettata, obbedendo, fra l’altro, ad una precisa legge dello stato italiano.
Santità in un momento di violenza sul personale sanitario causata da un SSN scarso di risorse e di personale, in cui gli operatori sono vittime non solo di turni massacranti, così come abbiamo dimostrato durante il periodo Covid, ma spesse volte diventano, loro stessi, l’interfaccia con un pubblico che sfoga su di noi le proprie insoddisfazioni, abbiamo la necessità, più che mai, di sentirLa vicino con la Sua Santa Benedizione.
Coloro che, nella autonomia della loro libera scelta professionale, applicano la legge 194/78 che riguarda l’interruzione volontaria di gravidanza in Italia, ovvero quei ginecologi e quelle ginecologhe che accolgono le istanze delle donne e di tutte le persone a 360 gradi, applicano di fatto un dispositivo salvavita per il quale le donne hanno lottato, legge confermata da un “referendum popolare” e che diversamente, se ciò non avvenisse, sarebbero costrette ad abortire clandestinamente con tutte le conseguenze di mortalità e morbilità così come avviene negli stati in cui l’aborto è illegale.
Siamo sicuri che nell’immensa bontà e per la grande considerazione che Sua Santità ha per la nostra classe medica e per la Ginecologia ed Ostetricia in particolare, quella pesante parola pronunciata, che volutamente non ripetiamo, ha avuto il solo senso di “esecutori” e non altro”.
È quanto hanno scritto in una lettera al Santo Padre il Prof. Vito Trojano, Presidente Sigo, Prof. Antonio Chiàntera - Presidente AOGOI, la Prof.ssa Rossella Nappi - Presidente AGUI e la Dr.ssa Valeria Dubini - Presidente AGITE.