Folati e fertilità: l’importanza di giocare d’anticipo
Settembre 2021 - Evidenze di studi preclinici e clinici dimostrano che una grave carenza materna di folati già prima del concepimento, oltre che nel primo trimestre di gravidanza, aumenta il rischio di comparsa di difetti di chiusura del tubo neurale del feto.
Folati e salute riproduttiva
Il meccanismo esatto attraverso il quale il metabolismo dei folati agisce sulla funzione ovarica deve ancora essere identificato. Tuttavia, studi preclinici e recentemente anche di fisiologia della riproduzione umana, hanno dimostrato l’importanza della proporzione delle concentrazioni di folato e omocisteina nel microambiente dell’ovocita in maturazione, ovvero nel liquido follicolare. Un eccesso di omocisteina e/o una carenza di acido folico, potrebbero infatti compromettere un’adeguata maturazione dell’ovocita e una corretta embriogenesi. È stato altresì dimostrato che il folato e l’omocisteina sono presenti nel liquido follicolare in modo proporzionale ai livelli ematici circolanti.
Uno studio recente, longitudinale, prospettico, condotto su una coorte di 259 donne in età fertile che non assumevano contraccettivi ormonali, ha inoltre dimostrato una correlazione tra concentrazioni eccessive di omocisteina plasmatica e livelli più bassi di estradiolo totale circolante durante il ciclo, un aumento di FSH al momento dell'ovulazione e livelli più bassi di progesterone nella fase luteinica.
Concentrazioni plasmatiche più elevate di omocisteina si associano ad un aumento del 33% di cicli anovulatori sporadici, mentre una riduzione dei livelli plasmatici di omocisteina migliora la funzionalità ovulatoria di alcune donne.
Evidenze sulla correlazione tra livelli di folati e fertilità
I folati concorrono anche alla riduzione della concentrazione di omocisteina attaverso una reazione di rimetilazione a metionina. La carenza di folati comporta pertanto un aumento della concentrazione di omocisteina. Concentrazioni elevate di omocisteina nel liquido follicolare possono essere dannose per la qualità e la maturazione dell’ovocita, con conseguente impatto negativo sulla fecondazione, sull’impianto e sull’embriogenesi. Il microambiente dell’ovocita in maturazione è pertanto influenzato positivamente dai folati e questo si può dimostrare misurando il diametro del follicolo, che correla inversamente con la concentrazione di omocisteina.
La supplementazione con acido folico attivo: quando, come e perché
Come raccomandato dal Network italiano promozione acido folico, le donne in età fertile, che prevedano o non escludano una gravidanza, dovrebbero assumere una quantità aggiuntiva di 0,4 mg/die di vitamina B9, a partire da almeno 1 mese prima del concepimento e fino al terzo mese di gravidanza (periodo periconcezionale).
Una riduzione dell’assorbimento di acido folico, e/o un conseguente aumento del fabbisogno, possono derivare anche dall’assunzione di alcuni farmaci (barbiturici, estroprogestinici), da un elevato consumo di alcol, dal diabete mellito insulino-dipendente, dalla celiachia, da patologie da malassorbimento o da alcune specifiche varianti di geni coinvolti nel metabolismo dei folati (metilene-tetraidrofolato-reduttasi, recettore dei folati).
Quindi in questi casi una possibile alternativa all'acido folico è il folato attivo.
Infatti l'integrazione con folato attivo in gravidanza potrebbe essere vantaggiosa rispetto a quella con acido folico, perché:
- è immediatamente attivo perché non richiede attivazione metabolica
- è direttamente biodisponibile per la madre e il feto
- non è influenzato dalle possibili mutazioni del gene MTHFR
Messaggi chiave
- I folati sono nutrienti essenziali già prima del concepimento, in quanto prevengono il rischio di comparsa di difetti legati alla mancata chiusura del tubo neurale del feto.
- Una supplementazione adeguata con i folati prima di programmare una gravidanza, aumenta le probabilità di buon esito della gravidanza stessa e della salute fetale.
- La supplementazione con folato attivo è raccomandata nelle donne in età fertile che programmano una gravidanza nel periodo periconzezionale (da un mese prima e durante il primo trimestre).
Bibliografia
- Boxmeer JC, et al. Preconception folic acid treatment affects the microenvironment of the maturing oocyte in humans. Fertil Steril. 2008; 89:1766-70
- Gaskins AJ, et al. Association between serum folate and vitamin B-12 and outcomes of assisted reproductive technologies. Am J Clin Nutr. 2015; 102:943-50
- Steegers-Theunissen RP, et al. Study on the presence of homocysteine in ovarian follicular fluid Fertil Steril. 1993;60:1006-10
- Michels KA, et al. Folate, homocysteine and the ovarian cycle among healthy regularly menstruating women. Hum Reprod. 2017; 32(8):1743-50
- www.epicentro.it
- Ferrazzi E, Tiso G, Di Martino D, Folic acid versus 5- methyltetrahydrofolate supplementation in pregnancy. Eur J Obstet Gynecol Reprod Biol. 2020 Oct;253:312-319
Realizzato con il supporto di
Vai allo Speciale Perché è importante assumere folati già un mese prima del concepimento e per il 1° trimestre della gravidanza »