Hiv. Dati in crescita in Italia: nel 2023 segnalate 2.349 nuove diagnosi. Aumentano anche i casi di Aids
22 novembre - Dal 2021 al 2023 si osserva un aumento progressivo. L’aumento più significativo dopo il 2020 è stato rilevato nella fascia di età 40-49 anni e nella trasmissione eterosessuale. L’incidenza osservata in Italia è inferiore rispetto all’incidenza media osservata tra i paesi dell’Europa occidentale (6,2 nuove diagnosi per 100.000 residenti). Anche l’incidenza delle nuove diagnosi Aids è aumentata: notificate 532 nuove diagnosi. I dati dell'Iss. IL RAPPORTO
Continuano ad aumentare, dopo il picco negativo del 2020, le nuove diagnosi di HIV in Italia. Secondo i dati appena pubblicati dal Centro Operativo Aids dell’Iss nel 2023 si è tornati vicini ai livelli pre Covid, i maschi nella fascia 30-39 anni si confermano il genere con una maggiore incidenza di nuove diagnosi, mentre è il Lazio la regione dove l’incidenza è maggiore.
Nel 2023, sono state segnalate 2.349 nuove diagnosi di infezione da HIV pari a un’incidenza di 4,0 nuove diagnosi per 100.000 residenti. L’incidenza (casi/popolazione) delle nuove diagnosi HIV è diminuita dal 2012 al 2020, mentre dal 2021 al 2023 si osserva un aumento progressivo. L’aumento più significativo dopo il 2020 è stato rilevato nella fascia di età 40-49 anni e nella trasmissione eterosessuale. L’incidenza osservata in Italia è inferiore rispetto all’incidenza media osservata tra i paesi dell’Europa occidentale (6,2 nuove diagnosi per 100.000 residenti).
Sempre nel 2023 anche l’incidenza (casi/popolazione) delle nuove diagnosi AIDS è aumentata rispetto al 2022. Sono state notificate 532 nuove diagnosi di AIDS pari a un’incidenza di 0,9 nuovi casi per 100.000 residenti. Il numero dei casi prevalenti di AIDS, ossia ancora viventi, al 2021 è pari a 24.760. Dall’inizio dell’epidemia (1982) a oggi sono state segnalate 73.150 nuove diagnosi di AIDS.
Il numero più elevato di diagnosi è da vari anni attribuibile alla trasmissione sessuale: nell'ordine, a maschi che fanno sesso con maschi (MSM), maschi eterosessuali e femmine eterosessuali. Dal 2016 si osserva una diminuzione del numero di nuove diagnosi HIV in stranieri, sia maschi che femmine. Dal 2015 è in continuo aumento la quota di persone a cui viene diagnosticata tardivamente l’infezione da HIV (con bassi CD4 o in AIDS); nel 2023, due terzi degli eterosessuali, sia maschi che femmine, e più della metà degli MSM sono stati diagnosticati con CD4<350 cell/µ.L.
Nel 2023 più di un terzo delle persone con nuova diagnosi HIV ha effettuato il test HIV in seguito alla presenza di sintomi o patologie correlate all’HIV e un quinto lo ha effettuato in seguito a comportamenti sessuali a rischio di infezione. Il numero complessivo di persone che vive con l’infezione da HIV in Italia è stato stimato intorno a 140.000 (120.000-160.000) con tasso di prevalenza pari a 0,2 per 100 residenti.
“Anche se, soprattutto grazie alle nuove terapie, l’Aids non rappresenta più l’emergenza sanitaria di qualche tempo fa, non dobbiamo spegnere i fari su questo problema – commenta Anna Teresa Palamara, che dirige il Dipartimento Malattie Infettive dell’Iss –. Occorre lavorare sulla prevenzione, soprattutto tra i giovani”.