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Tumori ginecologici. Approcci chirurgici mininvasivi e ruolo crescente delle metodiche di identificazione del linfonodo sentinella. Focus a Palermo

2 dicembre 2016 - Il carcinoma ovarico è tra le prime 5 cause di morte per tumore nelle donne di età inferiore ai 50 anni; il tasso di mortalità nel 2014 ha raggiunto una media di 6,4 decessi ogni 100mila donne. Si stima che 1 donna su 74 lo sviluppi nella vita. Oltre 5mila diagnosi nel 2014; più di 5.700 attese per il 2030.

 

I tumori localmente avanzati rappresentano ancora oggi la fetta più importante delle neoplasie ginecologiche. Una diagnosi tempestiva è ancora l’arma principale per sconfiggere queste malattie.

Al via oggi a Palermo un importante convegno organizzato da ARNAS Civico Di Cristina Benfratelli e Università degli Studi di Palermo con il supporto di AOGOI, Associazione Ostetrici e Ginecologi Ospedalieri Italiani; SEGI, Società Italiana di Endoscopia Ginecologica; SIGO, Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia; AGUI, Associazione Ginecologi Universitari Italiani.

“L’incontro, un vero e proprio corso di aggiornamento, si propone di fornire ai partecipanti gli strumenti per diagnosticare, studiare e trattare le donne con tumori ovarici e cervicali localmente avanzati”, afferma Vito Chiàntera, direttore UOC ginecologia oncologica ARNAS Civico Di Cristina Benfratelli e coordinatore dell’incontro.

“Il carcinoma ovarico e quello cervicale, presentandosi quasi sempre in forma avanzata, costringono infatti lo specialista ad acquisire un bagaglio di conoscenze che va ben oltre la ginecologia classica, abbracciando di fatto radioterapia e chemioterapia, tecniche chirurgiche addominali e urologiche. Ciò rappresenta la vera sfida dei trattamenti integrati e delle procedure diagnostiche e chirurgiche. Il carcinoma ovarico rientra tra le prime 5 cause di morte per tumore tra le donne di età inferiore ai 50 anni e il tasso di mortalità ha raggiunto una media di 6,4 decessi ogni 100mila donne. Si stima che nel corso della vita 1 donna su 74 lo sviluppi e le oltre 5mila diagnosi del 2014 si calcola diventeranno più di 5.700 nel 2030. Il tumore del collo dell’utero, nonostante la diffusione del pap-test, è il terzo tumore maligno del sistema riproduttivo, con 1.580 nuovi casi all’anno e due decessi ogni 100mila donne”, aggiunge.

“Il programma organizzato per moduli didattici di taglio estremamente pratico e chirurgia in diretta permetterà di acquisire le competenze necessarie ad affrontare questi tumori – spiega Chiàntera. In particolare si discuterà di due aspetti: la progressiva integrazione degli approcci chirurgici mininvasivi nella cura delle neoplasie ginecologiche e il ruolo crescente ricoperto dalle metodiche di identificazione del linfonodo sentinella che sono attualmente in fase di studio per essere impiegate in centri di riferimento internazionali nelle neoplasie ginecologiche localmente avanzate.”

Già utilizzata in caso di tumore della mammella e di melanoma, la tecnica dell’identificazione dei linfonodi sentinella, i primi a essere coinvolti dal sistema linfatico a partire dalla sede del tumore, è infatti oggi applicabile anche nel distretto pelvico. “È possibile impiegare questa metodica diagnostica che, in caso di negatività esclude la necessità di asportare tutti i linfonodi, consentendo interventi meno invasivi, con grande vantaggio per la donna”, conclude Chiàntera.

Il congresso nel capoluogo siciliano è stato progettato dalla neonata unità di ginecologia oncologica, inaugurata a maggio, ma con all’attivo già oltre 250 interventi chirurgici ad elevata complessità in donne con tumori ginecologici. “La ginecologia oncologica completa l’offerta assistenziale del Centro Oncologico ‘Maurizio Ascoli’ dell’ARNAS Civico Di Cristina Benfratelli, assicurando una risposta di eccellenza al bisogno di cura delle pazienti affette da tumori dell’apparato riproduttivo grazie ad una virtuosa collaborazione tra Università e Servizio Sanitario Regionale che, in tempi di spending review inaugura una nuova e più efficiente modalità di gestione delle risorse”, sottolinea Giovanni Migliore, Direttore generale ARNAS Civico Di Cristina Benfratelli.

 

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