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Parto in casa. Chiàntera: “Urge normativa dettagliata. Il ministero chiarisca le cause degli incidenti che si sono verificati”

24 novembre 2017 - Regolamentare il parto in casa ed approfondire le ragioni che nelle settimane scorse hanno causato la morte per setticemia di una signora a Cagliari. Queste le due richieste avanzate da Antonio Chiàntera, Segretario Nazionale Aogoi, l’Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani, dopo le interrogazioni parlamentari della Senatrice Laura Bianconi, e dell’onorevole Benedetto Francesco Fucci. 

“Un approfondimento da parte del ministero della Salute sulle cause della morte per setticemia di una signora avvenuta alcune settimane fa a seguito di parto a domicilio in provincia di Cagliari, nonché una regolamentazione dedicata, più dettagliata e cogente, sull’intera materia del parto in casa, sono azioni non differibili, delle quali anche i ginecologi italiani condividono l’importanza e l’urgenza, anzitutto a tutela della salute delle donne e dei neonati”. Così Antonio Chiàntera, Segretario Nazionale Aogoi, l’Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani, a seguito delle interrogazioni parlamentari al ministro della Salute, presentate in entrambi i rami del Parlamento dalla Senatrice Laura Bianconi, presidente di Alternativa popolare-Centristi per l'Europa al Senato, e dall’Onorevole Benedetto Francesco Fucci, membro della Commissione XII della Camera dei Deputati.
 
 
“Nel momento in cui consentiamo di eseguire a domicilio una procedura delicata come il parto – ha aggiunto Chiàntera – non possiamo accettare che i cittadini che optino per questa possibilità ricevano minori garanzie in termini di tutela del diritto alla salute. È quindi indispensabile che il Legislatore provveda a un’attenta regolamentazione di questa materia, ed è auspicabile che, nelle more, il ministero della Salute, dal punto di vista delle ispezioni e dei controlli, tratti il domicilio in cui è avvenuto un fatto tragico alla stessa stregua di un ospedale in cui si fosse verificato un incedente dello stesso tipo: senz’altro a tutela delle donne che opteranno in futuro per un parto in casa, ma anche – ha concluso il segretario nazionale Aogoi - per raccogliere una casistica, sugli inconvenienti che possono occorrere, utile a definire disposizioni e linee guida il più efficaci possibili anche in termini di prevenzione”.     

 

 

 

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