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Farmaci. Tra i 15 e i 64 anni le donne ne consumano il 10% in più

23 Giugno 2016

Si conferma inoltre un impiego pressoché esclusivo dei farmaci per il sistema genito-urinario e ormoni sessuali nelle donne nelle fasce di età comprese tra i 15 e i 64 anni, giustificabile con l’uso dei preparati ormonali. Ecco le differenze di genere sul consumo dei farmaci secondo l’ultimo rapporto Osmed dell’Aifa

  

L’utilizzazione dei medicinali secondo l’ultimo Rapporto Osmed dell’Agenzia del farmaco si concentra in maniera significativa in alcune fasce di età della popolazione e in funzione del sesso, nello specifico delle malattie di genere.
Un individuo con età compresa tra i 65 e i 74 anni consuma ogni giorno in media 2,8 dosi unitarie di medicinali e, quando supera i 74 anni, le dosi unitarie diventano 4,1. La popolazione con più di 64 anni assorbe oltre il 65% delle dosi giornaliere di medicinale e il 60% della spesa in assistenza convenzionata. 


 

Nel complesso della popolazione, la prevalenza d’uso dei farmaci è stata in media del 63,4% (58,9% negli uomini e 67,5% nelle donne), passando da circa il 50% nei bambini e negli adulti fino ai 54 anni, a quasi il 90% nella popolazione anziana con età superiore ai 74 anni (ovvero la quasi totalità degli over 74 assume almeno un medicinale).

 

Differenze di genere sono evidenziabili nella fascia di età tra i 15 e i 64 anni, in cui le donne mostrano una prevalenza media d’uso dei medicinali superiore a quella degli uomini, con una differenza assoluta del 10%.

 

 

Le donne fanno registrare una prevalenza d’uso più alta rispetto agli uomini nell’impiego dei farmaci antineoplastici e immunomodulatori, a partire dai 35 anni, legata alla prescrizione dei medicinali per la terapia del cancro alla mammella a seguito dell’introduzione di screening organizzati. Tuttavia, nella popolazione con più di 74 anni si registra un allineamento nella prevalenza d’uso nei due sessi (2,8% degli uomini rispetto al 2,7% delle donne). È importante sottolineare che tali dati non sono comprensivi dei consumi ospedalieri, che per questa categoria costituiscono una parte rilevante.

 

Un'altra categoria terapeutica che mostra una maggiore prevalenza d'uso nelle donne, a partire dai 35 anni, rispetto agli uomini è quella dei farmaci per il Sistema Nervoso Centrale, coerentemente con le differenze di genere nella frequenza delle malattie neuropsichiatriche. Si conferma comunque il costante incremento dell’uso di questi medicinali al crescere dell’età per entrambi i sessi. Parallelamente, anche la spesa pro capite sostenuta dal SSN aumenta con l’età dei pazienti, fino a raggiungere i livelli massimi di 53,6 euro e 63,4 euro pro capite, rispettivamente negli uomini e nelle donne con più di 74 anni.

 

Si conferma inoltre un impiego pressoché esclusivo dei farmaci per il sistema genito-urinario e ormoni sessuali nelle donne nelle fasce di età comprese tra i 15 e i 64 anni, giustificabile con l’uso dei preparati ormonali. Invece, a partire dai 55 anni e con l’aumento dell’età, si osserva un netto spostamento dell’utilizzazione di questi medicinali verso gli uomini, essenzialmente per il trattamento dell’ipertrofia prostatica. La prevalenza dell’uso di questi farmaci negli uomini con più di 74 anni arriva a circa il 31,2% della popolazione in questa fascia d’età. Parallelamente, anche la spesa pro capite sostenuta dal SSN aumenta con l’età dei pazienti, fino a raggiungere il livello massimo di 63,5 euro pro capite negli uomini con più di 74 anni, a fronte di livelli massimi nelle donne nella fascia di età compresa tra 35 e 44 anni di 10,2 euro pro capite.

 

L’analisi del profilo di farmacoutilizzazione per fascia d’età e sesso conferma il costante incremento dell’uso dei farmaci dell’apparato muscolo-scheletrico al crescere dell’età per entrambi i sessi. La prevalenza d’uso nelle donne dei farmaci per l’apparato muscolo-scheletrico si mantiene costantemente superiore a quella negli uomini, e nella fascia di età con più di 74 anni arriva al 40,6%. Parallelamente, anche la spesa pro capite sostenuta dal SSN aumenta con l’età dei pazienti, fino a raggiungere il livello massimo di 27,1 euro pro capite nelle donne con più di 74 anni, con una netta differenza rispetto alla spesa pro capite degli uomini nella medesima fascia di età (13,4 euro), verosimilmente attribuibile alla maggiore frequenza dell’uso di bifosfonati nelle donne per il trattamento dell’osteoporosi.

 

La categoria terapeutica degli antimicrobici registra una prevalenza d'uso fortemente legata all'età; per questi farmaci infatti si riscontra un maggior consumo nelle fasce di età estreme, con un livello più elevato nei primi quattro anni di vita (44,7% della popolazione in questa fascia di età) e dopo i 64 anni (45,6% della popolazione in questa fascia di età). Si conferma un più frequente utilizzo di antimicrobici nelle donne di fascia d’età intermedia.

 

Anche per quanto riguarda i farmaci del sistema respiratorio l’utilizzo è prevalente nelle fasce d’età estreme; infatti, le più alte prevalenze si riscontrano nei bambini al di sotto dei 5 anni (30,6%) e negli individui con età maggiore di 74 anni (20,1%), in questi ultimi imputabile al trattamento della broncopneumopatia cronica ostruttiva. Non vi sono differenze rilevanti tra i due sessi, anche se la prevalenza risulta lievemente superiore nelle donne, ad eccezione delle fasce d’età estreme. Parallelamente, anche la spesa pro capite sostenuta dal SSN varia con l’età dei pazienti, fino a raggiungere i livelli massimi di 67,3 euro e 33,7 euro pro capite nella fascia d’età con più di 74 anni, rispettivamente negli uomini e nelle donne.

 

Per quanto concerne la categoria terapeutica dei farmaci per l’apparato cardiovascolare si conferma il costante incremento dell’uso dei farmaci cardiovascolari al crescere dell’età per entrambi i sessi, con una prevalenza pari al 75% oltre i 74 anni d’età. Parallelamente, anche la spesa pro capite sostenuta dal SSN aumenta con l’età dei pazienti, fino a raggiungere il livello massimo di circa 168,5 euro pro capite nella fascia di età con più di 74 anni, con un maggior valore negli uomini rispetto alle donne.

 

L’uso dei farmaci per l’apparato gastrointestinale e metabolismo aumenta al crescere dell’età per entrambi i sessi, sino a registrare un rallentamento della crescita, più marcato nel genere femminile, dopo i 74 anni. Parallelamente, anche la spesa pro capite sostenuta dal SSN aumenta con l’età dei pazienti, fino a raggiungere il livello massimo di 103,0 euro pro capite nella fascia di età con più di 74 anni. Non si evidenziano particolari differenze tra i sessi fino ai 64 anni, oltre i quali la spesa pro capite delle donne risulta lievemente più elevata di quella degli uomini.

 

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