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Avere nausee al mattino è segno di esito felice della gravidanza

29 settembre 2016 - Nelle donne con storia pregressa di aborto spontaneo, un inizio di gravidanza accompagnata da nausee mattutine e vomito potrebbe rappresentare un fattore importante di riduzione del rischio di incorrere in un altro aborto spontaneo, per una percentuale che varia dal 50 al 75%. È quanto è emerso da uno studio condotto su donne che hanno avuto almeno un aborto spontaneo. 

(Reuters Health) – Nelle donne con storia pregressa di aborto spontaneo, un inizio di gravidanza accompagnata da nausee mattutine e vomito potrebbe rappresentare un fattore importante di riduzione del rischio di incorrere in un altro aborto spontaneo, per una percentuale che varia dal 50 al 75%. È quanto è emerso da uno studio condotto su donne che hanno avuto almeno un aborto spontaneo
 
La ricerca, condotta da Stefanie Hinkle, del National Institutes of Health di Bethesda, nel Maryland, è stata pubblicata su JAMA Internal Medicine.Circa l’80% delle donne ha nausea, vomito o entrambi durante la gravidanza. Normalmente, una gravidanza dura 40 settimane e le donne hanno il più alto rischio di aborto nei primi tre mesi, quasi nelle prime 12 settimane. Inoltre, gli aborti sono più frequenti tra le donne di età più avanzata o con malattie come diabete, lupus o problemi alla tiroide.

Lo studio
Per lo studio, i ricercatori americani hanno coinvolto 800 donne che avevano avuto uno o più aborti spontanei. Al momento della ricerca, erano tutte in gravidanza e avevano una media di 29 anni. Le donne incluse nello studio dovevano registrare, su un diario, se avevano sintomi di nausea e vomito quotidianamente, tra la seconda e l’ottava settimana di gravidanza. Poi, dalla dodicesima settimana, dovevano riportare i sintomi mensilmente. Dopo due settimane di gravidanza, il 18% delle donne aveva riportato nausea senza vomito, mentre il 4% accusava entrambi i sintomi. All’ottava settimana di gravidanza, invece, il 57% aveva nausea da sola e il 27% sia nausea che vomito.
 
All’avvicinarsi della dodicesima settimana, infine, l’86% riportava di soffrire solo nausee, mentre il 35% accusava anche vomito. In generale, nausea e vomito erano registrati più di frequente tra le donne di età inferiore ai 25 anni. Alla fine dello studio, 188 gravidanze, il 24%, era risultata in un altro aborto spontaneo. E nausea e vomito sarebbero stati associati a una riduzione tra il 50 e il 75% del rischio di incorrere in un’altra interruzione di gravidanza. “I nostri risultati dovrebbero rassicurare chi avverte nausea e vomito, dal momento che il rischio di abortire diminuisce”, ha dichiarato Stefanie Hinkle. In realtà, però, lo studio non spiega perché le donne che hanno questi sintomi hanno più successo nel portare a termine la gravidanza. Secondo gli autori dello studio, è possibile che nausea e vomito siano il modo in cui l’organismo chiede alla donna di cambiare dieta o il risultato dell’aumento di alcuni ormoni.

I commenti
Nonostante questo, però, i dati si aggiungono ad altre evidenze che dimostrano come nausea e vomito abbasserebbero il rischio di incorrere in aborti spontanei, almeno secondo quanto riporta, in un editoriale che accompagna l’articolo, Siripanth Nippita, dell’Harvard Medical School di Boston. “Le donne devono capire che questi sintomi non proteggono contro l’aborto- ha sottolineato – e che in caso di problemi gravi è importante trattare questi sintomi per diminuire il rischio di complicanze”. “Nausea e vomito sono comuni in gravidanza – ha sottolineato Nippita – ma molte donne non li sperimentano, eppure portano avanti una gravidanza normale. Viceversa, le donne che avvertono questi sintomi possono perdere i loro bambini. Dunque l’associazione è vera per la popolazione studiata, ma può non esserlo nei casi individuali”.
 

Fonte: JAMA Internal Medicine 2016

Lisa Rapaport

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

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