Associazione dei Ginecologi Italiani:
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La gestione del rischio clinico e delle emergenze in ostetricia e ginecologia

Photo by Modestas Urbonas, CC0 License

Provider AOGOI ID 2223
Come evitare danni alle pazienti e guai al ginecologo

Corso FAD riservato agli Specialisti in Ostetricia e Ginecologia.
12 Crediti ECM Corso attivo dal 10 giugno 2013 al 9 giugno 2014

Il corso è aperto per la consultazione anche agli Specializzandi in Ostetricia e Ginecologia ma non darà diritto ai crediti ECM (come da normativa)

Il corso è realizzato grazie al contributo non condizionato di

 ACCEDI AL CORSO

PROGRAMMA DEL CORSO

  • Modulo 1. Introduzione al rischio clinico in ostetricia e ginecologia
  • Modulo 2. Definizione, confronti e fasi del rischio clinico
  • Modulo 3. Comunicazione, consenso informato, cartella clinica e qualità del processo assistenziale e prescrittivo
  • Modulo 4. Emergenze in sala parto e situazioni di rischio ostetrico. Le situazioni più frequenti: come gestirle
  • Modulo 5. Criticità in ginecologia medica, preventiva e chirurgica. Le situazioni più frequenti: come gestirle
  • Modulo 6. Le conseguenze: stress, burn out e prevenzione del rischio clinico
  • Conclusioni

FACULTY

Responsabili scientifici:
Claudio Crescini, Carlo Maria Stigliano

Docenti:
Carlo Maria Stigliano
Direttore UOC Ginecologia Preventiva e Consultori Familiari ASP CS Distretto Castrovillari (Cosenza)

Claudio Crescini
Specialista in Ostetricia e Ginecologia (San Giovanni Bianco, Bergamo)

Roberto Bernorio
Specialista in Ostetricia e Ginecologia (Milano)

M. Isabella Maini
Specialista in Ostetricia e Ginecologia (Mantova)

Ferdinando Pellegrino
Specialista in Psichiatria (Salerno)

Anna Laura Regalia
Specialista in Ostetricia e Ginecologia (Milano)

Donata Spazzini
Specialista in Ostetricia e Ginecologia (Treviglio, Bergamo)

RAZIONALE SCIENTIFICO E OBIETTIVI DIDATTICI

Il corso si pone l'obiettivo di accrescere le conoscenze e competenze del Ginecologo italiano per una corretta gestione del rischio clinico e delle emergenze in ginecologia e in ostetricia, soprattutto in sala parto, con il fine di evitare danni alle pazienti e di prevenire e gestire al meglio gli eventi avversi che possano insorgere nella sua pratica clinica.

Un evento avverso è raramente generato da un singolo errore comportamentale ed è importante che lo Specialista conosca i meccanismi del sistema nel quale esso si genera e disponga degli strumenti per fronteggiarlo o gestirlo in modo efficace.
L'evento avverso, soprattutto in sala parto e in ginecologia chirurgica – in generale –, è spesso frutto di una serie di piccoli eventi che si verificano nel ‘sistema’ nel quale il ginecologo svolge la propria attività professionale; ed è proprio il sovrapporsi e il concatenarsi di questi eventi in circostanze sfavorevoli a porre le premesse per l'insorgenza dell'errore e dell'evento avverso.

I moduli didattici di questo corso illustrano nel dettaglio e con situazioni di taglio pratico il comportamento ottimale -a partire dalla gestione della corretta comunicazione, del consenso informato e della cartella clinica- e quali siano le metodologie, i protocolli, le linee guida da seguire per una corretta gestione dell'evento “parto”, con particolare riferimento ad alcune specifiche situazioni critiche in ambito ostetrico.
In area ginecologica, vengono forniti accorgimenti per una corretta gestione delle criticità in ginecologia medica, preventiva e chirurgica.
Accorgimenti che devono essere adottati anche in fase prescrittiva relativamente a farmaci comunemente utilizzati e spesso sottovalutati per i loro effetti e per le loro compatibilità farmacologiche.
La non perfetta conoscenza delle indicazioni prescrittive, in generale, potrebbe generare situazioni di danno anche da mancata efficacia con conseguenze rilevanti in termini di responsabilità per il medico.
Oltre alle inevitabili e possibili conseguenze negative sulla paziente, finisce per causare uno stato di tensione tra gli operatori, difficili relazioni tra gli specialisti, attriti interpersonali, nonché stati di insicurezza che inevitabilmente finiscono per far assumere al professionista atteggiamenti che portano alla medicina difensiva e a un esito patologico del processo stressogeno: il cosiddetto burn out.

Provider A.O.G.O.I. n. 2223

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